La mamma 1 su mille ce la fa. E’ la mamma che si siede sulla panchina e si disinteressa totalmente ai figli. Fuma, guarda il cellulare, si rifà il trucco, baccaglia i padri raminghi, legge La recherche, si scaccola… qualsiasi cosa pur di dimenticare di aver procreato.
La madre Teresa. Se i figli della mamma 1 su mille tornano vivi dal parco è solo grazie a lei. La Madre Teresa, nella sua infinita misericordia, prende in consegna le altrui nidiate e si aggira per il parco saltellando come Mary Poppins in acido.
La mamma lupa. Anche detta l’allattatrice. Di solito corre dietro al figlio indemoniato di tre anni, mentre il secondogenito puppa attaccato al capezzolo tipo free climber.
La mamma Nostradamus. E’ quella che lancia anatemi a raffica: “Non correre, vedrai che cadi!”, “Non sudare, vedrai che ti ammali!”, “Non bere troppo velocemente, ti viene una congestione!”.
La madre Gianni Morandi. La cacca del proprio figlio prima di tutto! Ne parla costantemente, elencando frequenza, consistenza e colore dell’evacuazione. Se il bambino è in fase svezzamento da pannolino, ripete in loop “devi fare la cacca? No? Sei sicuro? Sento una puzzina…”. Qualora la risposta sia sì, ogni luogo è buono per ospitare il frutto del royal culetto, anche la borsa di Gucci della mamma 1 su mille ce la fa.
La madre Coraggio. Si aggira struccata, sfatta e in “ciavvatte”. Lo sguardo perso nel vuoto alla ricerca del figlio e della perduta voglia di vivere.
La mamma Ebe. Carismatica e rassicurante come la santona di Carpineta, la mamma Ebe dispensa consigli su salute, educazione e benessere degli altrui bambini. Dubito che la mamma Ebe ne abbia di suoi.
La mamma quiz. O anche detta mamma a risposta multipla. E’ quella che, mentre il figlio gioca tranquillo con la palla, propone altre 6 attività: gelato, giostra dei cavallini, altalena, scivolo, andare a casa, andare a comprare laqualunque. La mamma quiz cresce figli schizoidi.
La mamma Furia Cieca o anche madre Gazzella. Ogni mattina a Torino una mamma si sveglia e sa che dovrà correre… e corre corre, si affanna, sempre in ritardo sui tempi, sul pranzo e la cena, sul sonnellino, sul bagnetto, sulla materna, sulla piscina. Questa Bolt del parchetto cresce rigorosamente figli Forrest Gump.
La mamma Mister Wolf. Iper organizzata, iper efficiente, ha una borsa concepita come una tabella di excel. Dentro ci trovi di tutto, anche l’olio per ovviare al fastidioso cigolio dell’altalena.
Le mamme a grappolo. Si sono conosciute al parco e si muovono in branco, parlando esclusivamente dei loro delfini. Spesso organizzano “bicchierate”, “pizzate tra mamme”, “apericena” rigorosamente senza i loro “cuccioli”. Si presentano a grappoli, esattamente come le emorroidi.
La Mamma Ebe che dispensa consigli.
le mamme a grappolo no ti prego….
La convenzione di Ginevra le avrebbe anche vietate.
Mi sento molto gazzella … 😊
sono una mamma lupa 🙂
anche io! l’allattatrice equilibrista…
Me lo sentivo che era il Fante. 😉
Mia madre mi diceva…”bimbo, stai di più sui libri sennò ti bocciano”, così iniziai a dormire con i manuali di storia e di latino sotto il cuscino. Mi bocciarono ugualmente
ahahahahah
Le mamme a grappolo… spaziale!
un drammaaaaa!
Sì, però alcune, quando hai la fortuna di prenderle da sole, si rivelano anche simpatiche.
ma certo! ne ho un sacco di mamma-amiche
La mamma 1 su mille ce la fa è anche quella che dopo aver finito di farsi gli affari suoi, alzando la testa, non trovando più il figlio/a si mette ad urlare il nome aggiungendo: “Dove seiiiiiii?”
esatto!
Provo ad essere una mamma Winston Wolf, e in effetti quest’estate, ai giardinetti in Italia, non mi son fatta cogliere impreparata. Dal mini disinfettante spray per gli amichetti coi ginocchi sbucciati al bicchiere-fisarmonica per bere dalla fontanella. Peccato solo che dimenticassi quasi sempre di prendere le macchinine del ragazzino, ehm ehm…
Mamma Furia Cieca, quanto corro……e pure un po’ Mamma Quiz….aiuto
Io ho avuto una madre Nostradamus e ancora adesso corro con la paranoia di cadere, gioco con l’ansia di sudare e mangio col terrore di strozzarmi.
(ah, più penso all’epilogo funesto e più succede)
Grazie Mamma. 🙂
Ahahah!
A fasi alterne 1 su mille o Mister Wolf 🙂
sei la mamma moderna per eccellenza allora, la mia perfetta antitesi… grazie Robin, un bacio
La mamma-di-tutto-un-po con moderazione ogni cosa…
la mamma democristiana! ahahahah
complimenti! ti ho scoperta oggi. quella del padre ai giardini è fantastica. manca la categoria del padre dei miei figli, però: è quella del C’è a Singhiozzo.
Nel senso che va e viene dall’ Italia e oramai non sappiamo più se ci manca o è solo un’ impressione della nostra testa…
il padre Houdini! ma anche il padre pio… appare raramente preceduto da profumo di fiori… a parte gli scherzi, manca manca, manca sempre il papà se non c’è. Un abbraccio
Anche io faccio parte della categoria con marito padre Houdini detto padre Pio!
Poi c’è la mamma , come me, che in 7 anni di figli (fatti e ancora interi n 3…) è passata in almeno quattro di queste fasi: mamma a grappolo ( per il primo), mamma lupa (per il secondo) , mamma Nostradamus ( per il terzo / visto gli altri due) ed oraaaa mamma furia cieca. E comunque mai, purtroppo, mamma mister Wolf….coraggio a tutteee!
Ieri sera mi sono letta a ritroso quasi tutti i tuoi post e volevo farti i complimenti perché saper far sorridere con intelligenza è un gran dono.
Condividiamo la stessa città, se ho capito bene, ma il parco raccontato da te è molto più interessante. Io ci sono stata sempre poco, mio figlio odia i giardini, ma all’epoca ero più “la mamma del serial killer” ossia “aiuto, se non gli sto addosso mi combina una strage di innocenti” :)!
Capisco perché non ho portato mai i miei figli ai giardini……. azzeccate e verosimili tutte le varie categorie mammesche e babbesche!
io sono la mamma che non ce la fa e basta, ma stupendo questo!
bello da una mamma 1 su mille ce la fa!
un misto fra mamma coraggio e mamma furia cieca….ma come sto messa male???
😀
io una su mille ce la fa!! oggi avevo l’assistente sociale che mi guardava..
io sono la mamma che ai giardini non ci va mai, perchè sono la-mamma-che-lavora e quando torno a casa al parco non c’è già pù nessuno. quando ci vado sono tutte queste mamme insieme, ma ora i miei figli sono diventati abbastanza grandi e se anche si sbucciano fa niente e se girano in bicicletta basta che tornino ogni tanto a dirmi “ci sono”. quindi adesso sono la mamma-che-va-al-parco e spera di incontrare qualcuno per chiaccherare!!!
NOOO, i figli Forrest Gump NOOO…E ora ?
e ora ti conviene allenarti!!!
Un pò furia ceca, un pò wolf e un pò nostradamus!! ..un disastro!! Un giorno avremo due psicopatici in giro per il mondo!! Ahahah
oggi non posso leggerti!ho i dolori agli addominali per aver ripreso la palestra e ogni risata è un dolore atroce!questo post è da oscar!ti adoro
Pingback: Tiasmo, il blog che spiega l'amore | genitoricrescono.com
buongiorno, oggi ho conosciuto il tuo blog…è bellissimo!!!
Io sono Paolina, e anche una mamma gazzella che ogni mattina si alza (non sempre si sveglia) a Roma, ma come quella Furia Cieca di Torino sa che dovrà correre…ma per andare dove poi, mica l’ha capito bene!
non lo capiscono mai… ma corrono ugualmente le splendide mamme gazzella!
Simpaticissimo post
io mi chiamo mammaninja, a volte sono mamma nostradamus ma a ragione perché mio figlio e’ un po’ sbadato e le profezie se le tira da solo
Cerco di essere wolf ma non sempre ci riesco, ma di base forse sono “mamma come viene viene” perché essere un po’ spensierati penso sia importante.
la mamma come viene viene è perfetta! un abbraccio
Oddio… sono una mamma lupa con un padre pertica raramente aggregato (A volte anche un po’ madre coraggio). Ora che l’ho ammesso mi tolgono l’affido?
ahahaahhahah no, direi che sei in buona compagnia!
Presente, mamma gazzella! Sempre in ritardo su tutto, anche sul ritardo, che guarda l’orologio e dice “uh è tardi”!
AHAHAH!!! Spettacolare! Io sono a metà tra mamma Nostradamus e Mamma Furia Cieca… povero il mio bimbo! 🙂
e tu che mamma sei?
Ok, sto tra la madre Teresa e la madre Ebe..aiutoooo
io mamma Mr. Wolf, però non sono nè iper organizzata nè iper efficiente…adotto semplicemente la tecnica ‘butta tutto in borsa che prima o poi ti servirà’ 🙂