Avere tre ragazzini in dad e una neonata a casa significa che la cucina è aperta 24 ore su 24, come in crociera, c’è sempre un buffet attivo con gente che mangia e altra che spadella. Tra i buoni propositi c’è quello di non sprecare roba, che è peccato. Così abbiamo dato una possibilità alla cucina degli avanzi. Lo schema è questo: abbiamo avanzato del pane raffermo, che spreco buttare questo tozzo da tre centesimi, cerchiamo orsù una ricetta per dimostrare a noi stessi quanto siamo furbi, accorti e responsabili, ecco qui (leggo ad alta voce): Avete del pane raffermo? Bene, mettetelo in una ciotola e unite del caviale di lumaca, dei pistilli di zafferano, della bottarga e del sale dell’Imalaya. Ma io lo immagino che voi, voi che fate le ricette facili facili con gli avanzi, c’avete la mamma imaialana.
Mi fanno molto ridere anche i tutorial di chef club, che è un canale a metà stada tra la culinaria e la carpenteria avanzata. Un esempio di tutuorial: oggi faremo le “Arterie glassate”. Prendete una confezione di panna da cucina da mezzo chilo, svuotatela e usate il contenitore come stampo, riempitelo di Nutella e panna riscaldata al microonde, Baiocchi immersi nel Bounty sciolto e mascarpone per sgrassare, lasciate riposare in freezer per due ore. Quando sarà congelato, tiratelo fuori, panate il tutto nella granella di cocco e Ferrero Rocher e friggete in abbondante burro. La confezione di panna darà un bell’effetto croccantino al tutto, perché si sa variare le consistenze è fondamentale.
Optiamo per una semplice crostata con crema pasticcera. Figo. Per la crema ci vogliono sei tuorli. Ok, quindi avanzano sei albumi. Cerca una ricetta per usare i sei albumi che qui siamo accorti e responsabili. Trovata! Le crespelle pallide. Bello leggi. Per dare le crespelle pallide ci vogliono dieci albumi. Bene. Ora cerca una ricetta per usare i quattro tuorli avanzati. Alla quindicesima ricetta salva rossi-albumi spaiati, afferri una gallina che passa di là, le tiri il collo e vaffanculo, perché altrimenti non se ne esce.
Tra le foodblogger italiane Benedetta Rossi è la mia preferita, me ne sono innamorata nelle notti di allattamento e sono andata a leggere i commenti alla sua pagina. Ha degli haters. Per me il detto non si può piacere a tutti, con lei non vale, lei dovrebbe piacere a tutti. Come si fa a essere haters di quella donna? Io ogni volta che alza la teglia di lasagne da ottocento chili con la destra tremante e con la sinistra fa l’ok col pollicione mi riempio di tenerezza. Io, quanto tutto questo sarà finito, andrò a vivere lì, in terra marghigiana, con il suo Marco, zia Giulietta e nonna Blandina, con Benedetta che mi parla della sua gugina e non si capisce se intenda il suo ricettario o una sua parente, magari la figlia di zia Giulietta.

😂😂😂😂
Tutte queste trasmissioni sulla cucina… eppure, un tempo, per avere appetito, bastava avere fame! 🙂
.. la mamma imalaiana ahahahah
E Nuvola dove la lasci? Abbiamo condiviso tutte con lei il suo lutto, manco fosse il ns di cane !
è fantastico
Io ho promesso a mio figlio che andremo a trovare Benedetta (è amica sua) appena finisce questo strazio.
Comunque, l’unico modo che conosco per riciclare il pane sono le polpette.
🤣🤣😂🤣🤣🤣mi hai fatto ribaltare 😂😂😂
Ho subito fatto vedere la torta a mia figlia, che ne fa di buonissime. Ma a noi ‘suca’ piace di più con la cappa.