Non ho paura della fatica, ho paura di perdere il ritmo. Tutto il mio corpo, i miei gesti, sono programmati in una sequenza che non deve interrompersi, tutto si regge su un equilibrio sottile ma efficace di automatismi. Essere madri è anche questione di esercizio e io i miei esercizi li ripeto con attenzione, una serie per volta. C’è il risveglio, 10 minuti per scendere dal letto guardandomi bene da mettere a terra il piede sbagliato, non me lo posso permettere, mi lavo-deodoro-vesto-“pettino” e sono le ultime manciate di cose che faccio in solitudine perché poi è il turno di Lorenzo e Marta. Lorenzo che mi guarda come dire “sembrava vitale che mi addormentassi ieri sera e ora sei di nuovo qui a rompere i coglioni”. Marta che conosce solo il tasto off-on senza stand by in mezzo e che vuole giocare e lo vuole fare subito possibilmente in braccio a me. Civetta lui, allodola lei. Poi c’è la staffetta per la scuola: passo il testimone-Marta al papà che corre al nido, io pedalo con Lorenzo fino alla materna, scarto le vecchie, dribblo le cacche, schivo le cicche lanciate dal marciapiede. Segue il vesti, svesti, togli le scarpe, infila le pantofoline, Vai dalla maestra la mamma torna presto – Mamma ancola una caressa. Lui mi caressa e a ogni caressa mi sconquassa. Di nuovo in strada, pedalo, aria fredda negli occhi, la carezza calda, una lacrima di condensa sulla guancia. E poi pausa. Nove ore in cui il mio corpo non viene strizzato, pizzicato, accarezzato, frugato, lisciato, tirato, baciato. Al lavoro strizzo solo la spugna di pensieri che mi tengo nella scatola cranica, a volte cavandone davvero poco. Alle sei e mezza si ricomincia a correre, a colmare distanze e riempire vasche da bagno, poi riempire bocche e stomaci, riempire la casa di risate, riempire letti con quei corpi caldi, riempire i polmoni del loro odore. L’ultimo metro lo faccio da sola, mi siedo e scrivo qualcosa, una paginetta, un’idea, una risata su carta, è un piccolo esercizio anche questo, ma stavolta solo per me, è il mio esercizio di individualità e me la prendo comoda. Poi una doccia e l’ultimo bacio silenzioso a Marta e Lorenzo, che è la doccia vera. Alla fine penso che gli atleti scelgono di fare tanta fatica solo per il piacere di quella doccia calda.
è proprio san valentino!
auguri a voi 3 innamorati!!!!
SMACK
hai proprio ragione: auguri a noi tre innamorati!
Come quei cinque minuti di relax dopo un’ora di palestra. Se dovessi rinascere, vorrei una mamma come te. Però Caressa no, per favore. Ha dei capelli orribili. 😉
che bel complimento! Caressa lasciamolo alla Parodi…
Potrei averlo scritto io.
Solo che avrei inserito almeno un paio di viste al pediatra a settimana!
Buona serata!
.Il problema è che “tutto il resto” ci distoglie da quello che in fondo è il … “tutto”.
Non il resto. Che poi “tutto il resto” desse almeno soddisfazioni….
Dopo me lo rileggo questo commento perchè per ora l’ho pensato ma ancora non l’ho capito. Forse è lo shock di vedere il mio collega in fuxia.
Ps. X Grazia Balle
Fregata, ho commentato prima io. TIE’
Enrica siete fantastici ma ci infilerai pure qualke variante in corso d opera a qst meccanicità fagocitatrice!
da madre separata capisco…ma. I soliti ma. Sembra di no, eppure. 🙂
(mr…m hai fatto cercare 10 min buoni “tutto il resto” nel testo!! tepozzino!)
non sono fagocitata grazia… se la variante sono gli uomini, si aspetta, si spera. si sogna
no non solo loro…keppercarita, aiutano la selfconfidence!
pensavo al nutrire se stessi in senso lato: amici e interessi individuali da non perdere…anche fermarsi per metabolizzare ciò che si fa.
ma son certa che lo fai…ke la routine non è mai come la si descrive, ammette sempre delle eccezioni! 😉
io ho una figlia ormai adulta…. quei ritmi me li ricordo benissimo e non ti invidio per niente
Fai quasi venire voglia di avere un ménage-à-trois come il tuo. Per il momento mi piace leggerlo qui 🙂
A volte io penso che se collasso, magari finalmente mi rilasso 😉
Assomiglia alla mia, di giornata tipo.
Al sabato quasi quasi collasso davvero per l’horror vacui, giusto un attimo prima di sedermi a giocare col didò.
Succede con i bimbi piccoli come i tuoi specir se non si hanno molti aiuti. Ogni tanto però una nonna o una baby sitter e una mezza giornata di stacco ci vogliono, non farti incastrare da questo giro. Pensiamo sempre di essere Wonder woman e poi finiamo per tracollare… un abbraccio solidale
“strizzo solo la spugna di pensieri che mi tengo nella scatola cranica”.
Ecco. Hai detto tutto. 9 ore così. Meno male che c’è il resto. 🙂
… e chi di noi, almeno una volta nella sua vita di mamma (ma anche no…), non ha desiderato di avere lei, la mitica armatura di Tony Stark sotto al letto??!! iron man/mam/mom è un po’ il mio mito… http://www.uesciva.com/iron-mam/iron-mam-3/
http://paducahironmom.com/ partecipiamo? ahahahaha
Bello, bellissimo post.
Sono quei binari della quotidianità che ho imparato ad amare.
Allora per favore dimmi come fai ad amarli così lo faccio anch’io e magari mi mantengo mediamente sana
Non sono sicura, Franz, credo di cercare il lato positivo in quello che ci viene “imposto” dal nostro quotidiano…mi faccio cullare dai gesti ripetuti. Ecco, peró, a livello di gesti ripetuti, cullare Bibo per 1h alle tre si notte perché non si riaddormenta, sapendo che poi alle cinque si sveglia del tutto…ahem…ANCHE NO!!! ; )
In bocca al lupo, tienimi aggiornata!
muahahah…per sostenere una maratona però me ne servono almeno 10 di armature…
Reblogged this on Emozionando.
Tutto vero …. aggiungerei i 2 bagnetti la sera……
Anche tu poi nei weekend stai male? Nel senso che io quando mi rilasso parto con emicranie da record…
Fantastico! Ho visto perfettamente ciò che hai descritto. La tua è una scrittura che entra dritta dritta nell’immaginazione. Complimenti!
ovviamente hai una casa autopulente e non ce lo vuoi dire! D
Beata! Io non sono stata un’iron mom, anche se poi ho fatto tutto lo stesso, con sul groppone quel cataplasma del padre di mia figlia.
Beh, questo sabato però è previsto d’ozio, abbracciata alla piccola, a viziarci con coccole e abbracci.
Ma quanto è vero questo post? verissimo e ironico..Io ho una gestione dei tempi diversi dai tuoi: il mio treenne fa orario scolastico, quindi 8.30-13 e io lavoro da casa. Si…sono una di quelle freelance precarie di cui è pieno il pianeta. Molte volte penso che lavorare da casa mi salvi, ma altrettante altre penso che ormai, specie da quando il socio lavora fuori e sono da sola, tutto è incastrato in un meticoloso e delicato meccanismo che guai a incepparsi. E con la onnipresenza di dinosauri, dido’, stickers di saetta Mcqueen, abbecedari di Tony Wolf e fastidiosi video della Lego…Un abbraccio Enri-iron
Sei sempre bravissima. Era un po’ che non te lo dicevo. Ma non ne perdo una.
Abbraccio!
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Infatti io venerdì al lavoro sono collassata… 😉 Svenuta di botto… Perlomeno sull’ambulanza ho riposato! 😉
Bellissima descrizione della vita da mamma. Il mio ritmo è “zoppicante”… si perchè faccio un part-time verticale e quindi ci sono giorni in cui, come oggi, posso permettermi di rimanere a letto un po’ piu a lungo e giorni in cui ogni minuto è prezioso: sveglia ore 5.50, piu veloce di Flash Gordon mi lavo, vesto e bevo un caffe, alle 6.15 rapisco mia figlia dal letto, la metto in macchina ancora nel sacco nanna, alle 6.30 la deposito dalla tata, alle 6.50 sono sul bus per andare al lavoro (a 60 km da casa). Quindi l’importante è non distrarsi, altrimenti succede quello che mi è capitato venerdi… stavo per spegnere la sveglia alle 5.50 convinta di poter rimanere a letto a dormire, per fortuna mi sono accorta in tempo dell’errore.
Sì sì i ritmi sono quelli! Ma quando poi ti ci cascano quei 10 minuti tutti per te e te soltanto, li apprezzi in modo direttamente proprorzionale alla loro mancanza nel resto del giorno 🙂
Pe me, fare sport è anche e soprattutto quella doccia calda, dopo.
nell’essere mamma, la doccia è un abbraccio del mio nano.
Bellissimo post!!!
bellissime riflessioni! anche io sono mamma sola di un cucciolo treenne e nonostante le difficoltà, quelle 9 o anche 10 ore in ufficio sneza di lui sono come un’apnea lunghissima….ripagata da un paio di ore serali di abbracci coccole carezze morsi pizzichi risate e “mammatuseilamiaadorabile” !!!
splendidi cuccioli di super mamme!!!! vai cosi cara, sei tutte noi 😉
Medesima situazione….ma siamo invincibili….tipo supermen e arriviamo ovunque….soprattutto nel cuore dei ns piccoli…