Il papà di Nemo è trans, la bambina di Inside Out è lesbica, l’ape Magà c’ha il pungiglione e altre scomode verità sui cartoni.

Winnie the Pooh. Winnie è un Bear a tutti gli effetti. Il suo migliore amico è un maialino rosa sovrappeso, balbuziente e complessato, evidentemente in difficoltà ad affermare la propria sessualità. A differenza di Tigro, che si diverte a saltare sulla propria coda addosso agli amici dicendo felice “uh uh uh uh è la cosa che i Tigri fanno meglio, ti sono saltato addosso un sacco di volte”. Ah poi c’è l’asino che ringrazia ogni volta che qualcuno gli incolla la coda al sedere.

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nella foto: le coccole dopo l’amore.

La Pantera Rosa. Fuma con il bocchino, ha maniere raffinate e un’ossessione per il colore rosa, ma è maschio. In un episodio bacia in bocca con l’inganno l’ispettore, ha l’ombretto blu, ha due figli, Pinky e Panky, che fanno parte di un gruppo di amici, le Raimbow Panters, le pantere Arcobaleno!

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 Nella foto: Signor Rosa come Ricky Martin con la sua famiglia arcobaleno.

La bambina di Inside Out. Ogni personaggio del film ha i suoi cinque omini-donnine del cervello del proprio sesso (la mamma, il papà, la maestra, i compagni), ma la protagonista no, ha una rabbia e una paura maschile. Quindi è lesbica, non c’è dubbio. Tra l’altro fa hockey e non danza classica come si addice a una ragazzina per bene dei nostri tempi, e il suo amico immaginario di infanzia è evidentemente uscito da un gay pride.

 

Titti. L’ammiccante uccellino giallo, con occhioni infiniti e ciglia Maybelline New York è maschio. Lo so è scioccante, Titti sta per Tiziano.

 

L’ape Magà. Ok, le preferenze sessuali erano l’ultimo dei problemi di questo cartone invincibile per sfiga e bruttezza, però Magà era maschio. Lo so, noi pensavamo che fosse femmina per via del nome. Siamo grandi abbastanza a questo punto per sapere che Andrea di Beverly Hills era una lei e che Donna, nonostante il nome, era evidentemente un trans. Tornando al signor Magà, la massima ambiguità la raggiunge nella puntata in cui si innamora della farfalla, anch’essa precedentemente bruco, quindi transessuale.

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Nella foto: L’ape Maia quando ha scoperto che sua cugina in realtà è suo cugino.

Minions. Sono tutti maschi e vanno pazzi per l’unico frutto dell’amor, la banana.

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I puffi. Sono blu, ok, quindi maschi. Ma nessuno, nemmeno Forzuto, ha una storia con Puffetta. Anzi Puffetta, bionda, formosa e destinata alla solitudine sentimentale, è una vera icona gay che scambia consigli di look con puffo Vanitoso.

 

Marlin, il padre di Nemo. È natura, è scienza, il pesce pagliaccio maschio, alla morte della femmina cambia sesso e matura, assumendone il posto. Visto che la madre di Nemo schiatta alla seconda scena, è evidente: Marlin in realtà è Marylin, ha la figa! Ecco spiegata tra l’altro la sua folle apprensione nei confronti del figlio e la totale mancanza di senso dell’orientamento.

 

Nel mio saggio “Le sentinelle in piedi sfidano l’ira di Hokuto” troverete altre interessanti teorie su Lady Oscar, Ranma Mezzo, la volpe del Piccolo Principe e la voce sospetta della Pimpa.

p.s. il pezzo prende in giro i “sentinelli”, gli Adinolfi e tutti quelli che pensano di sapere quello che è famiglia e quello che no. Per me, basta che funzioni.

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23 thoughts on “Il papà di Nemo è trans, la bambina di Inside Out è lesbica, l’ape Magà c’ha il pungiglione e altre scomode verità sui cartoni.

  1. Laura says:

    Oggi è il mio compleanno e ti ringrazio per questo bel post. Sono ancora sotto shock per l’ape Magà e quanto a Titti, per me resta femmina! Vabbé, sono un po’ antica…A parte tutto, mi fai sempre ridere… O emozionare… Grazie!

  2. Infatti l’ape magà (dannate traduzioni italiane pressapochiste) aveva una sorella in rosa ancora più sfigata di lei (di nome Maya) che viveva nell’alveare, mentre magà ne era stat-o allontanat-o in tenera età. Sfuggendo tra l’altro al triste destino dei fuchi…
    Non sapevo della particolarità del pesce pagliaccio. Immagino che gli sceneggiatori del film ne fossero a conoscenza nel momento in cui dovevano immaginare una storia in cui un padre si trovasse a fare le veci materne per necessità.

  3. Pingback: Non mi hanno mai copiata (uffa) |meduepuntozero

  4. Ecco, ora la mia seconda giovinezza sarà traumatizzata da tutte le scoperte emerse in questo post. Soprattutto la vera storia di Magà. A dir poco incredibile.

  5. diego says:

    “Le sentinelle in piedi sfidano l’ira di Hokuto”…. e beh, entrambe le scuole hanno 2000 anni di tradizione ahahah!

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